La legge di Bilancio 2018 (quindi quella dello scorso anno) aveva introdotto l’obbligo di comunicazione ENEA dei lavori di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria di immobili che danno diritto alla relativa detrazione del 50% sull’Irpef. Tale obbligo è rimasto “sospeso” sino a pochi giorni fa, dal momento che il sito “ENEA” era in fase di implementazione.
Il sito è stato reso pienamente operativo, pertanto l’invio della comunicazione va dunque effettuato entro 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori. Solo per gli interventi la cui data di fine lavori (o di collaudo) è compresa tra il 1° gennaio 2018 e il 21 novembre 2018 il termine è stato fissato al 19 febbraio 2019.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che vanno segnalati SOLO quei lavori o quegli interventi che “comportano riduzione dei consumi energetici o utilizzo delle fonti rinnovabili di energia”. Quindi se sostituisco l’impianto elettrico NON ho alcun obbligo di comunicazione all’Enea, se cambio le finestre invece si.
L’invio va effettuato attraverso il sito: http://ristrutturazioni2018.enea.it/
L’Agenzia delle Entrate, il 23 novembre, ha redatto una specifica Guida per Ristrutturazioni Edilizie (vedi link), dalla quale è possibile individuare con esattezza quali interventi prevedono l’obbligo di comunicazione all’Enea:
1) STRUTTURE EDILIZIE: interventi che comportano:
- riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno;
- riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi;
- riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno.
2) INFISSI: interventi che comportano riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi.
3) IMPIANTI TECNOLOGICI: interventi di:
- installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti;
- sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto;
- sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto;
- pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto;
- sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto;
- microcogeneratori (Pe<50kWe);
- scaldacqua a pompa di calore;
- generatori di calore a biomassa;
- installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze;
- installazione di sistemi di termoregolazione e building automation;
- installazione di impianti fotovoltaici.
4) ELETTRODOMESTICI: Solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017 e solo se in classe A⁺. In particolare:
- forni (anche se in classe A);
- frigoriferi;
- lavastoviglie;
- piani cottura elettrici;
- lavasciuga;
- lavatrici.
Il sito ENEA ha messo a disposizione una Guida per la comunicazione di tali informazioni: http://www.acs.enea.it/ristrutturazioni-edilizie/
Si suggerisce, come sempre, di rivolgersi a professionisti qualificati per i lavori di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico, che sappiano anche redigere le comunicazioni d’obbligo.