Dal 01 gennaio 2019 il tasso degli interessi legali passa dallo 0,3% allo 0,8% (quasi triplicato), quindi l’istituto del Ravvedimento Operoso diventa più caro.
Ricordo brevemente che il “Ravvedimento Operoso” è la possibilità di sanare autonomamente tributi versati tardivamente, prima che l’Amministrazione Finanziaria contesti al contribuente l’omesso o tardivo pagamento.
Naturalmente tale incremento avrà effetti anche al di fuori dell’ambito meramente fiscale (si pensi ad esempio a tutta la contrattualistica che prevede l’applicazione del tasso legale), anche se i maggiori effetti si sentiranno principalmente in tutte quelle situazioni in cui i contribuenti, più o meno volutamente, si trovano nelle condizioni di dover «rimediare» ad omessi o incompleti versamenti di imposte, tasse e contributi.
Volendo analizzare gli effetti pratici di tale variazione, occorre considerare che gli interessi vengono sempre calcolati applicando il tasso di interesse secondo il meccanismo del Pro-Rata Temporis.
In altre parole si calcola il tasso di interesse di ciascun periodo.
Se, ad esempio, volessi ravvedere il secondo acconto delle imposte dirette, la cui scadenza è il 30 novembre 2018, il calcolo dovrebbe essere il seguente:
Tasso di interesse dello 0,3% dal 30.11.2018 al 31.12.2018.
Tasso di interesse (nuovo) dello 0,8% dal 01.01.2019 alla data di versamento.
Naturalmente l’aliquota dello 0,8% è ANNUALE. Quindi, ai fini del conteggio del ravvedimento, l’importo annuale (0,8%) andrà rapportato ai giorni di effettivo ritardo.
Lo Studio, come sempre, è a disposizione per eventuali chiarimenti!